Dopo 12 mesi dalla pubblicazione del nostro articolo sul Paradosso dello Stagno, è successo quanto non accaduto in 13 anni: lo Stato Italiano ha corretto l’errore!
Il Paradosso italiano dei terreni contaminati da Stagno è noto tra gli addetti ai lavori che si occupano dei problemi di contaminazione del sottosuolo: ingegneri, geologi, chimici, amministratori pubblici, ma anche avvocati, commercialisti, mediatori immobiliari coinvolti in Due Diligence ambientali per la compra-vendita di immobili e trasferimento della proprietà di suolo e sottosuolo: ovvero tutti coloro che in questo Paese hanno convissuto per oltre 13 anni con l’errore legislativo che coinvolgeva il valore della concentrazione limite del parametro Stagno nei terreni, confuso nella norma con i ben più pericolosi Composti Organo-Stannici.
Errore che da oltre 13 anni causava nel nostro Paese sperpero di risorse pubbliche e private e che in questi anni aveva singolarmente ridotto l’Italia unico Paese d’Europa con i terreni più contaminati da Stagno!
L’inspiegabile errore
Ho affrontato il problema dell’errore appena pubblicate le tabelle dei limiti nell’ex-DM 471/1999, che per la prima volta in Italia armonizzava diverse norme regionali e riduceva inspiegabilmente il limite dello Stagno nei terreni residenziali di 50 volte rispetto alle pre-vigenti normative regionali. Al termine delle discussioni tecniche su questo tema, quasi tutti gli interlocutori aderivano alla tesi: “è un errore”, e con rammarico aggiungevano “una legge, pur errata, va rispettata”, alcuni sostenevano “sarebbe opportuno cambiare la legge” e numerosi sono stati gli inviti per la pubblicazione di una dettagliata recensione sul “paradosso dello Stagno”.
La correzione dell’errore
In occasione del Primo Congresso dei Geologi della Basilicata del dicembre 2012 ho sottoposto una recensione sul Paradosso italiano dello stagno alla rivista Ambiente & Sicurezza, che ha pubblicato nel numero 13 del luglio 2013: Suoli potenzialmente contaminati: il “paradosso italiano dello Stagno”. [qui sotto puoi scaricare l’articolo]
A Settembre 2013 la recensione è arrivata sulla scrivania di alcuni membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e dopo ca. 12 mesi è successo quanto non accaduto in 13 anni: è stato corretto l’errore!
Infatti la Gazzetta Ufficiale del 20.08.2014 ha pubblicato la Legge n. 116 del 11.08.2014, che stabilisce: “3-bis. Alla tabella 1 dell’ allegato 5 al titolo V della parte quarta del decreto legislativo 3 Aprile 2006, n. 152, al punto 13, “la parola Stagno è sostituita dalle seguenti: “Composti organo-stannici”. Finalmente!
Meglio tardi che mai
Si può dire “meglio tardi che mai” con il dispiacere di chi ha visto non pochi denari, pubblici e privati, sprecati a causa di questo errore finalmente sanato. Si possono ringraziare i tecnici delle pubblica amministrazione che in questi 13 anni hanno lucidamente sostenuto che “il legislatore sbagliava”, ringraziare la redazione di Ambiente & Sicurezza ed alcuni membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, senza i quali l’ “errore” avrebbe perseverato.
FC
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