Eurostat stima che nel 2014 le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione dei combustibili fossili diminuite del 5,0% nell’Unione europea (UE) rispetto all’anno precedente.
Le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione dei combustibili fossili rappresentano il principale contributore al riscaldamento globale e rappresentano tutte le emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Esse sono influenzate da fattori quali le condizioni climatiche, la crescita economica, la dimensione della popolazione, i trasporti e le attività industriali2. Le varie iniziative UE per l’efficienza energetica mirano a ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas a effetto serra. Va inoltre rilevato che le importazioni e le esportazioni di prodotti energetici hanno un impatto sulle emissioni di CO2 nel paese in cui i combustibili fossili sono bruciati: ad esempio se il carbone è importato, questo comporta un aumento delle emissioni, mentre se l’elettricità è importata non ha alcun effetto diretto sulle emissioni nel paese importatore, poiché queste sarebbero state riportate nel paese esportatore dove è prodotto. Queste le informazioni sulle prime stime delle emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo dell’energia per il 2014 da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea.
Italia: CO2 emissioni da combustibili fossili
Il rapporto compara gli anni 2013-2014 per tutti gli Stati membri, sotto i dati che riguardano l’Italia:
- 2013: 353.643.000 ton CO2
- 2014: 329.171.000 ton CO2 (stima)
- rapporto 2014/2013: -24.472 ton CO2
- % 2014/2013: -6,9%
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